ESAME OPEN A2 - @SkycrabAcademy | Novembre 2021
Con l’entrata in vigore del regolamento EASA, il settore droni beneficia dei vantaggi derivanti dalla possibilità di regole comuni valide in tutti gli Stati membri della Comunità europea. Questo comporta, ad esempio che il pilota di drone che ha conseguito l’attestato nel suo paese può volare legalmente anche in altri paesi europei rispettando quanto definito nel regolamento EASA 2019/947.
Altri vantaggi riguardano la formazione dei piloti stessi, i quali possono decidere se formarsi e sostenere l’esame nel proprio paese o al di fuori. I centri di addestramento devono essere autorizzati dall’Autorità aeronautica dello stato dove hanno la loro sede e ovviamente applicare i punti del regolamento conformemente a quanto stabilito da EASA.
Nelle ultime settimane in Italia, a causa delle procedure troppo macchinose e costose previste da ENAC per sostenere l’esame OPEN A2, molte persone si sono rivolte a scuole straniere. L’offerta più snella e conveniente pare essere quella proposta da un centro di addestramento olandese il quale ha fornito attestati OPEN A2 non conformi alle direttive previste da EASA, in quanto consente di effettuare la prova d’esame in modalità online non “proctored” ed emette i certificati con layout non conformi in quanto mancanti della traduzione in lingua inglese e senza QR CODE.
Come conseguenza dei fatti sopra descritti ENAC ha pubblicato sul proprio sito una pagina con le indicazioni precise per capire la conformità degli attestati UAS conseguiti all’estero.
Di seguito il contenuto:
A seguito di un intenso scambio di informazioni con EASA in merito alla diffusione sul territorio europeo di attestati e certificati per la categoria OPEN (A1-A3 e A2) di natura fraudolenta, ENAC avvisa tutta l’utenza che gli attestati conseguiti in Paesi dell’UE (o attraverso siti web ad essi riconducibili) non aderenti alle previsioni del Regolamento di Esecuzione (EU) 2019/947 e dell’Annesso II all’ED Decision 2019/021/R (AMC e GM parte UAS) non conformi ai formati standard sotto riportati, concordati tra tutti gli Stati membri nonchè raccomandati espressamente da EASA alle National Aviation Autorities e divulgati sul sito web dell’Agenzia (https://www.easa.europa.eu/the-agency/faqs/drones-uas-maps) NON sono riconosciuti in Italia.
Questi sono i formati raccomandati da EASA e condivisi tra gli stati membri di EASA.
Si evidenzia che, al fine di permettere i dovuti controlli da parte delle autorità preposte (Forze di Polizia ed Autorità Aeronautiche) su tutti gli attestati devono essere presenti i seguenti elementi:
- Scritte in lingua inglese ovvero in lingua inglese e in lingua dello Stato Membro;
- Codice identificativo del pilota remoto fornito dall'autorità che rilascia l’attestato. Il codice deve avere il seguente formato: NNN-RP-xxxxxxxxx In cui:
- NNN è il codice ISO 3166 Alpha-3 dello Stato membro che rilascia l’attestato;
- RP è un campo fisso che significa: pilota remoto;
- xxxxxxxxxx sono 12 caratteri alfanumerici (solo minuscoli) definiti dallo Stato membro che rilascia l’attestato. Ad esempio: (ESP-RP-123456789abc).
SkyCrab Academy ha intrapreso una collaborazione con l’Autorità Aeronautica Polacca per poter far sostenere in ITALIANO l’esame OPEN A2 in modalità online “proctored”, ovvero il candidato deve collegarsi alla piattaforma di videoconferenza, dove sarà collegato anche un esaminatore/sorvegliante autorizzato dall’Autorità aeronautica, il quale si accerterà dell’identità del candidato, resterà collegato per tutta la durata della sessione d’esame e provvederà alla registrazione della stessa.
Il candidato dovrà sostenere il test di 30 domande a risposta multipla e se risponde correttamente ad almeno il 75%, otterrà il “certificato di competenza di pilota remoto UAS”.
L’attestato che riceverai sarà come quello dell’immagine sotto riportata, ovvero CONFORME a quanto stabilito da EASA e a quanto definito da ENAC nelle indicazioni sopra riportate.
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