BVLOS

Categoria Specific: serve davvero?

Categoria Specific: serve davvero?

La categoria SPECIFIC prevede un rischio considerato “medio” rispetto alla categoria OPEN dove il rischio è “basso”.

Nella categoria SPECIFIC le operazioni con UAS vanno oltre ai limiti operativi della categoria OPEN.

Ma è davvero necessario andare oltre ai limiti della categoria OPEN?

Prendendo in considerazione i droni attualmente presenti sul mercato e le operazioni che principalmente vengono effettuate, posso dire che sono poche le situazioni in cui si rende davvero necessario operare nella categoria SPECIFIC.

Per chiarire meglio, di seguito alcuni esempi relativi a operazioni professionali con drone che possono essere svolte in categoria OPEN:

  • Rilievi degli edifici, sia in aree urbane che non popolate; 
  • Riprese video di matrimoni;
  • Rilievi di terreni;
  • Analisi strutturali di infrastrutture;
  • Rilievi incidenti stradali;
  • Rilievi coperture edifici;
  • Analisi termografiche di parchi fotovoltaici.

 

Sorvolo con drone di pannelli fotovoltaici


Tutte le operazioni sopra elencate possono essere effettuate in categoria OPEN, mantenendo sempre il VLOS, senza superare i 120 metri di altezza, nelle sottocategorie A1 e A2 anche in aree urbane; in OPEN A1 è possibile sorvolare persone ma non assembramenti.

Al momento ottenere le necessarie autorizzazioni per le SPECIFIC richiede troppo tempo, le procedure sono complicate, i costi elevati e i droni non ancora tecnicamente adeguati.

Spesso si crede che operare nella categoria SPECIFIC significhi poter far volare il drone ovunque e in BVLOS, ovvero senza il contatto visivo tra pilota e drone.

In realtà non è così: ci sono dei limiti ben precisi da rispettare. 

Ad esempio negli scenari standard SPECIFIC STS-02 il BVLOS è possibile solo in aree non popolate, quindi non urbane e con un osservatore in ausilio al pilota. Ritengo che questi limiti operativi siano troppo impattanti per rendere conveniente un’operazione professionale.

Piloti drone categoria Specific


Al momento è ancora prematuro pensare di operare nella categoria SPECIFIC, almeno per la maggior parte degli operatori professionali. Può essere invece un’ottima opportunità per gli operatori che utilizzano droni per le operazioni di ricerca e soccorso, in quanto hanno esigenze operative molto diverse rispetto agli operatori commerciali. 

La categoria SPECIFIC è un’opportunità che al momento può risultare interessante se l’operatore si orienta verso la certificazione LUC e non verso gli scenari standard, in quanto questi ultimi risultano ancora troppo limitanti soprattutto in considerazione dei droni attualmente presenti sul mercato e la formazione che i piloti devono ricevere.

La categoria OPEN consente di ottenere velocemente la qualifica di pilota, consente di volare in aree urbane e anche sopra le persone. Molti lavori con drone possono essere eseguiti in categoria OPEN nella sottocategoria A1 se si utilizza il DJI Mini.

Drone DJI Mini 2 in volo


Recentemente DJI ha annunciato che il Mavic 3 avrà la certificazione C1 e questo apre ancor di più alla possibilità di operare in categoria OPEN, in quanto sarà possibile fare con il Mavic 3 quello che ora si fa con il Mini.

Anche con un drone come il Phantom 4 RTK è possibile operare nella categoria OPEN ed in aree urbane, volando molto vicino alle persone come previsto dalla sottocategoria A2.

Per completare il quadro, il DJI matrice 300, che può arrivare ad un peso al decollo di 6.3 kg, può essere utilizzato in categoria OPEN nella sottocategoria A3, quindi in aree non popolate

Pilota drone VLOS


Per concludere voglio farti riflettere sul fatto che la categoria OPEN offre molte possibilità anche per operazioni professionali. Il limite principale è rappresentato dal VLOS, ovvero il contatto visivo costante pilota-drone; nella categoria SPECIFIC questo limite può essere superato, ma a condizioni ben precise e a costi superiori, spesso creando anche maggiori problemi.

Il percorso per operare nella categoria SPECIFIC è lungo, articolato e costoso rispetto a quello previsto per le OPEN.

In ogni caso per alcuni operatori le SPECIFIC restano una soluzione valida; il mio suggerimento è quello di fare una valutazione preventiva con un consulente prima di decidere di intraprendere la strada delle SPECIFIC.

 

 

Carlo Facchetti

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1 commento

Domenico

Domenico

Grazie di avermi illuminato,ho trovato molto interessante e costruttivo , Messaggio

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