Rilievo fotogrammetrico con drone su area verde per la progettazione di una pista ciclabile

Rilievo fotogrammetrico con drone su area verde per la progettazione di una pista ciclabile

Per la progettazione di una nuova pista ciclabile, è stato richiesto un rilievo fotogrammetrico di un’area verde pubblica di circa tre ettari. L’obiettivo principale era quello di ottenere un modello tridimensionale accurato della morfologia del terreno, indispensabile per la definizione del tracciato, la valutazione delle pendenze e la gestione dei dislivelli presenti.

L’incarico e il contesto operativo 🌳

L’area oggetto del rilievo si estende all’interno di un parco pubblico caratterizzato da una topografia irregolare, con leggere pendenze, vegetazione diffusa e alcune zone pianeggianti.

La committenza necessitava di un modello digitale del terreno ad alta precisione, corredato da curve di livello ogni 10 cm, utile come base per la progettazione esecutiva dell’infrastruttura ciclabile e per le successive analisi altimetriche.

Nuvola di punti sparsa

Un rilievo di questo tipo richiede una copertura completa, omogenea e soprattutto accurata. Per soddisfare tali esigenze è stata scelta una metodologia mista, combinando rilievo aereo fotogrammetrico e rilevamenti GNSS a terra, con l’obiettivo di ottenere una precisione planimetrica e altimetrica di livello centimetrico.

Strumentazione e parametri di rilievo 🛠️

Il rilievo è stato eseguito con un drone DJI Mavic 3 Enterprise, dotato di sensore da 20 MP con otturatore meccanico, particolarmente adatto per applicazioni topografiche. Il volo è stato pianificato in modalità Flight Route, con mantenimento automatico della quota sul terreno (Terrain Follow), così da garantire una distanza costante dal suolo anche in presenza di variazioni altimetriche.

Nuvola di punti densa

L’altezza media di volo è stata di 50 metri, con una sovrapposizione dell’80% frontale e 80% laterale, parametri che assicurano un’elevata ridondanza fotografica e la possibilità di generare un modello tridimensionale dettagliato e stabile.

Durante tutte le fasi di acquisizione il drone è stato collegato a una base GNSS Emlid Reach RS3, che ha fornito in tempo reale le correzioni RTK (Real Time Kinematic), garantendo una precisione centimetrica delle coordinate di ciascun fotogramma.

Oltre ai dati acquisiti in volo, sono stati rilevati a terra Ground Control Points (GCP) e Quality Control Points (QCP), sempre tramite ricevitore Emlid Reach RS3. I GCP sono stati utilizzati per scalare e georeferenziare il modello, assicurandone la correttezza assoluta delle coordinate. I QCP, invece, sono stati impiegati per verificare la qualità e l’accuratezza del modello finale in modo indipendente.

Nuvola di punti densa

I punti di controllo sono stati segnalati con target in PVC rosso e nero da 70×70 cm, scelti per garantire un’ottima visibilità anche in condizioni di luce variabile. La loro distribuzione è stata studiata in modo da coprire uniformemente tutta l’area del rilievo, includendo anche i margini e le zone con pendenza maggiore.

Elaborazione dei dati 💻

Terminata la raccolta dati, dopo una verifica preliminare in campo della qualità delle immagini e della copertura, l’elaborazione è stata condotta in ufficio con il software Agisoft Metashape.

Il flusso di lavoro ha seguito le fasi classiche:

  1. Allineamento delle immagini per generare la nuvola di punti sparsa, che rappresenta la struttura tridimensionale iniziale.
  2. Pulizia e scalatura della nuvola mediante l’inserimento dei GCP, per garantire coerenza metrica e georeferenziazione assoluta.
  3. Densificazione della nuvola di punti, che ha prodotto oltre 80 milioni di punti georeferenziati con coordinate XYZ e informazioni cromatiche.
  4. Classificazione automatica e manuale per distinguere i punti appartenenti al suolo da quelli relativi a vegetazione, manufatti o altri elementi fuori suolo.
  5. Generazione del DSM (Digital Surface Model) e del DTM (Digital Terrain Model): il primo rappresenta la superficie reale, il secondo la sola morfologia del terreno.
DSM digital surface model
DTM digital terrain modelDal DTM sono state poi derivate curve di livello con equidistanza di 10 cm, molto fitte ma indispensabili per l’analisi morfologica di dettaglio richiesta dal progetto. Contestualmente è stato creato un ortomosaico ad alta risoluzione, georeferenziato e pronto per essere utilizzato in ambiente GIS o CAD.
DTM + curve di livello

 

Risultati e considerazioni finali 🎯

Il rilievo ha permesso di ottenere un modello tridimensionale di elevata accuratezza. La densità dei dati e la qualità dell’ortomosaico hanno restituito una rappresentazione estremamente realistica del terreno e delle aree verdi.

Il DTM, le curve di livello e l’ortomosaico costituiscono oggi una base tecnica solida per la progettazione della nuova pista ciclabile, permettendo di analizzare pendenze, volumi di scavo e interferenze con l’ambiente circostante in modo preciso e affidabile.

Questo intervento dimostra come l’integrazione tra drone RTK, ricevitore GNSS e fotogrammetria di precisione rappresenti una metodologia efficiente, veloce e ripetibile per la modellazione del territorio. Una tecnologia che consente non solo di ridurre tempi e costi rispetto ai rilievi tradizionali, ma anche di ottenere dati di qualità superiore, fondamentali per ogni progetto di pianificazione territoriale e infrastrutturale.

 

Alessandro Monti - Team Skycrab
Alessandro Monti

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