Droni, 3D e Superbonus 110% - @SkycrabAcademy
La tecnologia dei droni è in continuo miglioramento e di conseguenza le applicazioni di utilizzo sono in costante crescita.
Una delle tecniche più apprezzate e utilizzate degli ultimi anni è sicuramente la fotogrammetria, che permette di ottenere prospetti (ortomosaici) misurabili, nuvole di punti, modelli 3D compatibili con software CAD a partire da una serie di fotogrammi scattati con regole ben precise.
La fotogrammetria è una tecnica di rilievo che nasce più di cento anni fa, ma che negli ultimi anni sta trovando enorme successo grazie ai passi avanti fatti dai droni a livello tecnologico. Infatti oggi, è possibile ottenere immagini ad altissima definizione anche con droni di piccole dimensioni, di semplice utilizzo e dai costi accessibili.
Nel settore edilizio, l’utilizzo dei droni e della fotogrammetria sta diventando una metodologia di rilievo sempre più utilizzata, soprattutto nell’ultimo anno dove il Super Bonus del 110% ha dato enorme spazio e forte visibilità a questa tecnica di rilievo.
L’utilizzo dei droni per il rilievo di facciate, si sta rilevando la metodologia adatta per ottenere informazioni chiare, complete ed accurate degli immobili di interesse in tempi brevi.
Cosa ci permette di ottenere la fotogrammetria con drone?
Questa tecnica di rilievo, permette di ottenere moltissime tipologie di esportazioni. Una di queste sono i prospetti degli edifici che, grazie alla possibilità del drone di fotografare il soggetto anche dall’alto, permettono di ottenere dettagli e informazioni di ogni singola parte dell’edificio, comprese le coperture.
I prospetti ottenuti, elaborati in maniera corretta, hanno delle precisioni e accuratezze valide per qualsiasi analisi tecnica e un dettaglio grafico ad altissima risoluzione. Oltre a queste caratteristiche, il prospetto ottenuto è in scala 1:1 e quindi pronto per essere importato nei diversi software CAD per il ridisegno.
I prospetti non sono però l’unica esportazione disponibile, infatti, da un rilievo con drone possiamo ottenere nuvole di punti o modelli 3D che consentono di analizzare l’edificio in tutta la sua struttura in un contesto tridimensionale e metricamente corretto.
Come funziona un rilievo fotogrammetrico con drone?
Il workflow si suddivide in quattro principali fasi:
- Pianificazione di volo:
- Acquisizione dei fotogrammi & GCP;
- Elaborazione dei dati;
- Esportazione.
La fase di pianificazione di volo (1) ed acquisizione dei fotogrammi e GCP (2) prevede ovviamente l’utilizzo del drone per l’ottenimento delle immagini aeree.
Questa fase prevede, inizialmente, un'attenta stesura del piano di volo che il pilota dovrà eseguire con il suo drone durante la fase di rilievo. La pianificazione è un aspetto cruciale e sul quale è importantissimo spendere del tempo. Infatti, il rilievo di facciate presenta sempre molti ostacoli come, piante, cavi della corrente, antenne o semplicemente altri edifici. Conoscere accuratamente la disposizione di tali elementi è fondamentale per non incorrere in imprevisti ed ottenere un dataset di immagini ordinate e di qualità che permettono di giungere ad un risultato finale con dettaglio grafico e metrico di altissimo livello.
Acquisito il dataset di immagini, è necessario associare al dato fotografico anche dei punti di controllo (GCP) che permettono di ottenere accuratezze e precisioni estremamente elevate. I punti di controllo, sono dei punti ben visibili e ben identificabili nelle immagini, come ad esempio gli spigoli degli infissi, di cui andremo ad acquisire le coordinate esatte con stazione totale o altri metodi di misura. Questi punti verranno poi elaborati insieme alle immagini per ottenere risultati metricamente corretti ed utili a fine tecnico.
Ottenuti i dati sul luogo del rilievo e a seguito di un’attenta analisi qualitativa, può iniziare la fase di elaborazione (3).
Durante questa fase le immagini verranno allineate attraverso criteri ed algoritmi specifici che daranno vita alla nuvola di punti sparsa, struttura portante di tutte le successive elaborazioni.
La nuvola di punti generata dev’essere migliorata ed ottimizzata e da essa verrà prodotto un modello tridimensionale del fabbricato rilevato. Anch’esso subirà diversi processi di ottimizzazione per garantire il massimo risultato possibile ed infine attraverso ulteriori ottimizzazioni ed elaborazioni, sarà possibile produrre i diversi prospetti dell’edificio che verranno poi esportati (4) ed importati nei software CAD per la fase di ridisegno.
Concludendo, per ottenere risultati di qualità con questa tecnica di rilievo, è necessario affiancare al drone, competenze ed esperienze relative sia alla fase di acquisizione dei dati sia alla fase di elaborazione attraverso software specifici.
1 commento
fabio
Salve e possibile avere delle informazioni per Rilievo fotogrammetrico con drone per edifici – Superbonus 110%
Commenta
Nota che i commenti devono essere approvati prima di essere pubblicati.
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e applica le Norme sulla privacy e i Termini di servizio di Google.