Paracadute per drone: serve davvero?

Paracadute per drone: serve davvero?

Cosa cambia dal 1° gennaio 2026 per chi vola in scenari standard europei

Il 31 dicembre 2025 segna un momento di svolta per tutti i piloti professionali di droni: con la fine della validità degli attestati IT-STS, il sistema italiano lascia definitivamente spazio agli scenari standard europei EU STS-01 e EU STS-02, regolamentati da EASA (European Union Aviation Safety Agency).
E insieme alle nuove abilitazioni, ci sono anche requisiti tecnici per i droni — tra cui uno dei più discussi: l’installazione di terminatore di volo e paracadute.

Ma serve davvero? E soprattutto: cosa comporta per chi opera professionalmente?

🧭 Dal 1° gennaio 2026: addio IT-STS, benvenuto EU STS

Chi fino ad oggi ha operato con attestato IT-STS (derivato dal vecchio CRO convertito in OPEN A2) potrà continuare a farlo solo fino al 31 dicembre 2025. Dopo quella data, sarà obbligatorio operare secondo gli EU STS 01 e 02, validi in tutta Europa.

Per il pilota significa:

Dal lato tecnico, però, il cambiamento più rilevante riguarda proprio il mezzo.

⚙️ Droni C5 e C6: cosa cambia

Gli scenari EU STS-01 (volo in VLOS in aree urbane) e EU STS-02 (volo in BVLOS in aree poco popolate) prevedono l’uso esclusivo di droni marcati C5 o C6.

Se possiedi un drone C2 o C3, come ad esempio:

  • DJI Mavic 3 Enterprise / Multispectral / Thermal
  • DJI Matrice 350 RTK / DJI Matrice 400
  • DJI Matrice 4E/T

puoi convertirlo a C5 installando un kit approvato da EASA composto da:

  • Paracadute, che riduce la velocità di caduta e limita i danni in caso di emergenza;
  • Terminatore di volo, che interrompe l’alimentazione dei motori al momento dell’attivazione del paracadute.

Solo con questo aggiornamento potrai continuare a volare legalmente nello scenario EU STS-01, che è quello che sostituirà l’attuale IT-STS-01.

🪂 Paracadute e terminatore: un obbligo o una scelta di sicurezza?

La normativa EASA non lascia spazio a interpretazioni: per operare in EU STS-01, il kit è obbligatorio.
Ma al di là del requisito normativo, è importante capire il valore tecnico e operativo di questo sistema.

Un paracadute certificato può aprirsi in meno di 0,03 secondi, rallentando la discesa del drone e permettendo di atterrare con impatto minimo anche in aree urbane. Il terminatore di volo, invece, spegne i motori al momento dell’attivazione, prevenendo ulteriori danni o rotazioni incontrollate.

In altre parole, non è solo una burocrazia, ma una misura di sicurezza attiva che tutela te, le persone a terra e le infrastrutture circostanti.

🔧 Come aggiornare il tuo drone alla marcatura C5

L’installazione del kit terminatore + paracadute può essere effettuata da centri specializzati o, in alcuni casi, direttamente dall’operatore se il sistema è Plug&Play e già certificato EASA.

Il sistema deve essere indipendente dal controllo di volo principale e garantire:

  • interruzione immediata della propulsione in caso di anomalia;
  • apertura automatica o manuale del paracadute;
  • tracciabilità delle attivazioni (data logger integrato).

Una volta installato e certificato, il drone ottiene la marcatura C5, diventando idoneo all’impiego nello scenario EU STS-01.

Importante: il kit non invalida la garanzia del produttore. In caso di assistenza, è sufficiente rimuoverlo temporaneamente.

🧩 Cosa succede se non lo installi

Senza un drone marcato C5 (o C6, a seconda del caso), non potrai operare negli scenari standard europei.

Questo significa che:

  • non potrai richiedere autorizzazioni per voli in aree urbane o critiche;
  • rischierai sanzioni in caso di volo non conforme.

In sostanza, il kit non è solo un accessorio, ma il passaggio obbligato per garantire continuità alle tue operazioni dopo la transizione europea.

🚀 In sintesi: perché conviene muoversi ora

Aspettare l’ultimo momento non è una buona idea.
Il 2026 segnerà una nuova fase per il settore: attestati, mezzi e procedure cambieranno.

Prepararsi oggi significa:
✅ scegliere il kit di conversione C5 approvato per il tuo drone;
✅ aggiornare la tua formazione EU STS 01 / 02 e CRM+COM;
✅ verificare la corretta dichiarazione D-Flight del tuo mezzo.

Chi sarà pronto entro il 31 dicembre potrà continuare a lavorare senza interruzioni, con mezzi conformi e piena sicurezza operativa.

💡 Conclusione

Il paracadute per drone serve davvero, eccome.
È ciò che permette di volare in conformità con le normative europee, ma anche di farlo con maggiore sicurezza e professionalità.
Non è solo un obbligo: è un investimento sulla continuità operativa, sulla responsabilità e sulla credibilità del tuo lavoro.

Se vuoi capire qual è il kit C5 approvato per il tuo drone o come prepararti agli EU STS 01 e 02, contattaci:
📧 info@skycrab.net | ☎️ 331 1352166

Ti accompagneremo passo dopo passo nella transizione verso il nuovo sistema europeo per volare in regola, ma soprattutto, in sicurezza.

 

Cristina Verga - Team Skycrab
Cristina Verga

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