Negli ultimi dieci anni l’evoluzione nel settore droni è stata incredibile.
Le operazioni con i droni sono in costante evoluzione e continuano ad arrivare sul mercato nuove applicazioni sempre più performanti. Questi mezzi aerei continuano a trasformare e rivoluzionare i flussi e le metodologie di lavoro.
Indagini agricole, ispezioni industriali, rilievi fotogrammetrici, operazioni di ricerca e soccorso sono solo alcune delle possibili applicazioni dei robot volanti, che svolgono compiti potenzialmente pericolosi più velocemente, meglio e in modo più efficiente rispetto a prima.
Da quando sono stati immessi sul mercato i primi quadricotteri senza nemmeno una fotocamera siamo arrivati alla piattaforma DJI Dock, che consente di eseguire voli programmati e completamente automatici con ricarica autonoma.
La piattaforma DJI Dock è uno strumento che sicuramente contribuirà a rivoluzionare ulteriormente l’impiego dei droni, in quanto consente di effettuare missioni automatiche entro un raggio di 7 chilometri.
Dal peso di soli 90 kg, viene fissata a terra con quattro bulloni, accesa, collegata alla rete elettrica e connessa a internet.
É inoltre dotata di antenne integrate, telecamere di sorveglianza ultra grandangolari e una stazione base D-RTK.
Il grado di protezione IP55 consente il suo impiego anche in caso di pioggia.
Può essere utilizzata in un range operativo fra i -35° e i 50°C. Al suo interno c’è anche una stazione meteorologica con un anemometro per la misurazione della velocità del vento a terra.
La sua connettività può essere ampliata grazie a una porta per un dongle 4G esterno. In caso di interruzione di corrente, una batteria interna prenderà il controllo e manterrà operativo il Dock, per assicurarsi che il drone atterri in sicurezza dalla sua missione.
Dopo l’atterraggio, il drone può essere ricaricato da in soli 25 minuti. All’interno della piattaforma è presente un sistema di climatizzazione, che soffia aria fredda sulle batterie di volo quando queste sono calde in seguito ad una missione di volo.
Le operazioni di DJI Dock sono gestite tramite FlightHub 2.
É possibile utilizzare l’applicazione per impostare piani di volo e programmi di missione, gestire l’archiviazione e la gestione dei dati e condividere i dati per un’eventuale elaborazione.
Tutte le fasi di lavoro, dalla pianificazione della missione alla revisione dei dati, possono essere eseguite da remoto.
Sono molti i campi che possono trarre vantaggio dal DJI Dock, come ad esempio l’ispezione continua delle infrastrutture ed il monitoraggio ambientale.
É sicuramente uno strumento che apre le porte a nuove e rivoluzionarie possibilità d'impiego.
Carlo
Team Skycrab
1 commento
Pietro Pistolese
Ho montato un drone della DeAgostini ma non ha mai volato . Ho batterie e telecomando. Mi potete suggerire qualcuno disposto a farlo funzionare o a venderlo per recuperare la somma investita. Ovviamente pagherei le prestazioni
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