Il giorno 22 Ottobre 2018 siamo stati invitati all'evento "Energia e Clima: Il ruolo delle start-up in un nuovo modello di mercato" tenutosi nel Polo di Innovazione Tecnologica di Bergamo.
Alessandro Monti, tecnico e formatore del Team Skycrab, è intervenuto per mostrare le potenzialità dei droni in ambito ambientale.
Innanzitutto mi presento, mi chiamo Alessandro Monti e faccio parte del team Skycrab ormai da diversi anni, a seguito degli studi in campo ambientale all'Università Statale di Milano mi sono avvicinato al mondo dei droni proprio durante il mio Master in Nature Management (landscape, biodiversity and planning) all’Università di Copenaghen.
Durante il mio percorso di studi ho potuto svolgere diversi progetti relativi all’utilizzo dei droni e della fotogrammetria in ambito ambientale. Proprio per queste mie esperienze sono stato anche recensore del libro Conservation Drones edito dalla Oxford University Press. Recensione pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Conservation Biology.
Durante l’evento ho presentato uno dei progetti innovativi sui quali ho lavorato nel corso degli anni. Il lavoro presentato riguardava l’utilizzo dei droni e della fotogrammetria per il monitoraggio degli ungulati di montagna.
Il progetto presentato si prefiggeva l'obiettivo di valutare le potenzialità dell’utilizzo dei droni per monitorare la distribuzione degli esemplari di Rupicapra rupicapra (Camoscio alpino) e Capra ibex (Stambecco) presenti nel Parco regionale delle Orobie.
Oltre al diretto monitoraggio degli individui tramite i droni, il progetto si poneva anche l'obiettivo di sviluppare attraverso la fotogrammetria un modello 3D ad alta definizione del parco, da essere utilizzato per pianificare con precisione i percorsi con più ampio campo visivo, che il personale del parco potrebbe utilizzare per un censimento degli animali più efficiente.
Il progetto ha permesso agli operatori del parco di valutare una nuova metodologia di lavoro per l’ottimizzazione del processo di censimento degli ungulati.
Ridurre i tempi per svolgere un rilevamento completo delle popolazioni si traduce nella possibilità di svolgere censimenti con maggior frequenza e di conseguenza ottenere maggiori dati su queste due specie.
Efficientare questi processi è di fondamentale importanza per poter mantenere sotto controllo le distribuzioni e le densità delle popolazioni delle due specie prese in esame ed intervenire repentinamente nel caso di anomale decrescite delle popolazioni.
Conoscere con maggior frequenza queste informazioni darebbe la possibilità ai ricercatori di analizzare più dati ed ottenere importanti informazioni per capire se camosci e stambecchi stanno modificando i loro areali di distribuzione in relazione ai cambiamenti climatici.
Di seguito alcuni dettagli relativi al progetto e alcuni dati sulla strumentazione utilizzata.
Il drone utilizzato per la ricerca e conta degli ungulati e per l'acquisizione di immagini fotogrammetriche è stato un DJI Mavic 2 Pro del marchio DJI, valutato come lo strumento ideale considerando la sua portabilità, il peso ridotto (circa 900 g) e la qualità della camera.
Per il progetto di ricostruzione 3D è stata presa in esame e ricostruita digitalmente un’area di circa 200 ettari.
Dalle 2800 immagini ottenute con voli automatici è stato possibile, attraverso il software Agisoft Metashape, ricostruire un modello 3D ad alta risoluzione dell’area rilevata.
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