Hai acquistato un nuovo drone e sei pronto ad acquisire i tuoi primi dataset fotogrammetrici per elaborare nuvole di punti, modelli 3D e molto altro?
Prima di iniziare a volare ecco alcuni consigli su come affrontare al meglio i tuoi primi rilievi e ottenere il massimo dalle immagini che avrai acquisito.
Consiglio numero 1 - Quando possibile utilizza il volo automatico
Spesso capita di sentire di piloti che acquisiscono i fotogrammi con un volo manuale e questo, per alcuni contesti, è assolutamente corretto e fortemente consigliato, come ad esempio per il rilievo delle facciate degli edifici (scopri di più).
Quando dobbiamo andare a rilevare un terreno, oppure una copertura di un edificio anche di piccole dimensioni, il consiglio è quello di volare sempre in modalità automatica attraverso l’utilizzo di applicazioni specializzate a questo scopo, come Dronelink, Map Pilot o DroneDeploy.
Acquisire un dataset fotogrammetrico con un volo automatico garantisce di ottenere fotogrammi sempre alla giusta quota e con le sovrapposizioni tra gli scatti sempre precise e costanti.
Inoltre, volare in automatico riduce moltissimo il carico di lavoro sul pilota, permettendogli di concentrarsi esclusivamente sulla sicurezza e sulla qualità degli scatti. Avere un dataset di questo tipo permette successivamente al software di elaborazione di processare le immagini al meglio e di generare i migliori risultati possibili.
Quindi, in tutti i contesti dove è possibile, se siamo interessati ad ottenere i migliori risultati, utilizziamo le missioni di volo automatico.
Distribuzione scatti con volo automatico a sinistra e con volo manuale a destra
Consiglio numero 2 - Scegli la giusta quota di volo
Uno dei parametri che dobbiamo necessariamente impostare per svolgere un rilievo automatico è la quota di volo. Qual è la corretta quota di volo da mantenere durante l’acquisizione dei fotogrammi?
Non esiste un valore corretto, ma la quota di volo dipende essenzialmente da due fattori: l’altezza degli ostacoli presenti nell'area e la richiesta del cliente.
Sicuramente il primo fattore da tenere in considerazione è la presenza di ostacoli all’interno dell’area del rilievo. I tipici ostacoli che possiamo ritrovare sono gli alberi, i tralicci, i cavi della corrente e gli edifici. Quindi prima di pianificare un’altezza di volo dobbiamo conoscere l’altezza di questi elementi ed impostare una quota di volo superiore ad essi di almeno 10 metri.
Una volta fatta questa valutazione, prendiamo in considerazione il secondo fattore, la richiesta del cliente. Raramente il cliente ci indicherà una quota di volo o un GSD (Ground Sampling Distance, o più semplicemente risoluzione a terra) specifico, ma il più delle volte ci verrà indicata una scala di restituzione del dato finale. Conoscendo la scala potremo adattare la quota di volo per ottenere la risoluzione a terra adatta. Ad esempio, il GSD ideale per una consegna in scala 1:1000 è di 3,5 cm/px, mentre per una scala 1:50 è di circa 1,1 cm/px.
Per determinare l’altezza corretta di volo, oltre ai due fattori di cui abbiamo appena parlato, risulta necessario, anzi obbligatorio, consultare il sito D-Flight per valutare la presenza o meno di restrizioni relative alla quota di volo.
D-Flight è il sito dove vengono indicati tutti i limiti di volo dello spazio aereo nazionale, quindi prima effettuare qualsiasi volo ricordati sempre di consultalo.
Consiglio numero 3 - Scegli il giorno e l’orario migliore per volare
Vi sono dei giorni e degli orari che sono migliori di altri per effettuare un rilievo fotogrammetrico.
I giorni migliori per svolgere un rilievo sono quelli nuvolosi. Questa situazione è quella che garantisce la massima uniformità di luce in tutta l’area del rilievo. Quando invece la giornata è soleggiata, abbiamo la presenza di ombre che possono rendere più difficoltosa la gestione dell’esposizione durante il volo, soprattutto per i piloti che stanno svolgendo i loro primi rilievi. Quindi in generale per i primi rilievi, se possibile, è sempre consigliato volare nelle giornate nuvolose, anche se il rischio di pioggia può essere dietro l'angolo.
Se necessariamente dobbiamo volare in una giornata soleggiata, allora dobbiamo prendere anche in considerazione l’orario della giornata. Infatti, nelle giornate di sole l’ideale è volare negli orari centrali della giornata, quando il sole è alto in cielo, in questo modo le ombre saranno più corte e la gestione dell'esposizione risulterà più semplice.
Immagine acquisita con cielo nuvoloso senza ombre
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